sabato 22 aprile 2017

Alla sfortuna non c'è limite

Il forte sbalzo termico di questi giorni mi tiene lontano dalle montagne, così decido di pedalare su strade bianche, argini, sentieri in mezzo alla campagna, ripercorrendo il percorso Gravel dello scorso anno (Scorzè, Montebelluna, Asolo, Castelfranco). La prima foratura può capitare, cambio la camera d'aria e riparto; la seconda me la cerco saltando male su un marciapiede, camera da buttare, ma con toppa e mastice riparo la prima. In salita verso Asolo rompo la catena: ho la maglia di scorta ma non gli attrezzi per ripararla, così suono un campanello, mi faccio prestare una pinza e riesco a sistemare il tutto, anche se mi tocca mangiare il panino con le mani nere come il carbone. Un sasso appuntito mi fa forare nuovamente, seconda ed ultima toppa e di nuovo in sella; poi mi fermo per gonfiare meglio la ruota ma mi si rompe la valvola e sono a piedi. Dopo 1 km di running disturbo un apicoltore che gentilmente mi porta da un conoscente (che ripara di tutto) ed ha una nuova camera d'aria da vendermi. E per fortuna i cuscinetti che scricchiolavano hanno retto fino alla fine.